Il blog Cucina come sei. Fornelli, foto e scelte

Buon anno! Scrivo due righe per raccontarvi cosa ho fatto in questi ultimi mesi. Come sapete, ho messo online il blog Cucina come sei, un diario culinario, attraverso il quale racconto le ricette di casa. Inizialmente ho utilizzato un noto servizio di hosting. Ho migrato poi i contenuti su WordPress.

Gestire il blog Cucina come sei, operatività e scelte

  • Cucinare ed essere se stessi. Prima di tutto scelgo di cucinare piatti coerenti con le mie abitudini, proponendo cibi a basso costo, semplici. Do un’occhiata ai trend, ho letto per abitudine il rapporto Waitrose. Seguo alcune testate specializzate. Il mio obiettivo è, allo stato attuale, far quadrare i conti di casa, scegliere alimenti di buona qualità, non sprecare nulla. Cucina come sei rispecchia la gestione delle risorse alimentari di casa mia, il mio modo di cucinare, la mia storia. Credo che essere sinceri sia fondamentale. A volte, un’esigenza insopprimibile. Inutile fingere trasporto per il Novel Food. Sono una scribacchina indipendente dell’altro secolo. 🙂 🙂
  • Fotografare. Argomento dolente. Ho deciso di utilizzare la macchina fotografica. Ci provo. I risultati sono discutibili. 🙂
  • Scrivere e condividere. Il blog ospita 44 articoli. Gli interventi testuali sono di 600/700 battute. Il più letto, grazie ad un’autorevole condivisione, è stato Quattro sfumature di miele per proteggere le api.  Cerco di pubblicare almeno un articolo la settimana. Ho deciso di non aprire profili social dedicati a Cucina come sei. Il carattere amatoriale del blog non prevede un’attività social assidua. Questione di scelte.
  • Le sorprese. La community WordPress è un mondo tutto da scoprire. Seguo e vengo seguita. Ho chi mi tiene compagnia, condividendo i miei interessi.
  • Ottimizzazione. Me ne preoccupo poco. La piattaforma gratuita non permette installazione di plugin o personalizzazioni avanzate CSS/Html. Nomino meticolosamente ogni immagine con caratteri minuscoli, inserendo titolo, didascalie, testo alternativo, attributo title dell’immagine.
  • Novità. Ho aggiunto una pagina dedicata all’indice delle ricette.

Non vi prometto un aggiornamento in tempi brevi. Se volete seguirmi, io e il mio avatar siamo in cucina. 🙂 Buon 2018.

Con Dreamweaver. Da ciao Carolina a un sito responsive

Vorrei dare visibilità, come mi ha suggerito il prof. Emanuele, agli esercizi svolti durante il corso di web design.

Con Adobe Dreamweaver, un programma che facilita la scrittura della sintassi e la creazione di file html, css, Java, php e molto altro,  sono partita da una conoscenza zero e arrivata alla realizzazione di un sito statico fluido e responsive. Sto studiando per arrivare all’hamburger menu. Prima di fare devo capire.

Dreamweaver significa tessitore di sogni. Un nome pieno di promesse. Imparare poi è tutta un’altra storia.  🙂

Questo slideshow richiede JavaScript.

Nella gallery gli screenshot degli esercizi, che esemplificano il percorso, la strada fatta in 120 ore di formazione. A me sembra di avere scalato una montagna. Mi sono divertita. Tornare a scuola non è male.

 

 

Cucina come sei. Una passione diventa un blog

Buona giornata. Terminato il corso di web marketing, sono stata a scuola di web design e lì ho deciso di trasformare il mio fare quotidiano in un blog, un diario culinario. L’ ennesimo, direte voi, sì il mio. Homemade anche la creazione della struttura.

Ora non vi annoierò con le mie ricette. Non è questo il luogo giusto.

Durante il corso, oltre ad aver imparato con un po’ di fatica la sintassi di base html5 e CSS, ho creato, grazie ai servizi di hosting messi a disposizione, uno spazio che mi permette di gestire con una qualche autonomia un blog wordpress.

Non essendo un nerd e, come dicono i miei amici più giovani, avendo una certa  (età si omette), forse avrei dovuto privilegiare la via più semplice, quella di attivare il blog su wordpress.com. Le sfide mi piacciono, quindi, se pur con tempi da tartaruga, ho sistemato la struttura del blog Cucina come sei.

tartaruga

La creazione della struttura del blog è avvenuta attraverso questi passaggi: mi sono iscritta alla piattaforma wordpress messa a disposizione dall’hosting (spazio che ospita un sito o una pagina web), ho scelto un template (modello vuoto) semplice, ho scritto alcuni articoli. Ho creato quindi:

  • una pagina statica (homepage)
  • una pagina articoli (il blog vero e proprio)
  • una pagina dedicata a un form di contatto
  • alcune categorie che mi consentono di gestire con una certa razionalità i contenuti e facilitano l’utente nella ricerca

Ho aggiunto dei plugin adatti alle mie esigenze di base, personalizzato la sidebar (barra laterale) con i widget (letteralmente: oggetti/aggeggi/piccoli meccanismi, nel contesto icone funzionali) :

  • cerca
  • articoli recenti

Alla pagina articoli ho associato 2 categorie. Alla prima che ho chiamato ricette di casa, sottocategorie che corrispondono alla tipologia di ricette.

Non ho ancora ottenuto un risultato che mi soddisfa, ora però devo occuparmi dei contenuti che, come tutti sanno, hanno priorità sulla forma.

A presto!

Netiquette. Come apparecchiare la tavola della socialità in rete

Riprendo oggi, dopo essere stata in vacanza, alcuni appunti del corso di web marketing.  L’argomento è attuale e mi sta a cuore. Facciamo due parole sull’arte di apparecchiare la tavola della socialità virtuale.

Quest’ arte si definisce netiquette. È un insieme di norme  a cui far riferimento per comunicare in rete, rispettando codici formali, comportamentali ed etici. Prima di elencarvi le indicazioni che servono a organizzare una buona ed educata conversazione online, condivido due pensieri.

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Che cos’è un avatar

Il termine avatar, quando ci occupiamo di comunicazione in ambito web, è utilizzato per definire l’icona, l’immagine che l’individuo riflette e connota nel virtuale.

Ognuno di noi è, o meglio, ha un avatar, nel momento in cui, disponendo di un profilo social o visitando siti, si descrive per luogo, età, status. esprime bisogni, interessi e passioni. L’avatar attraverso i suoi percorsi virtuali può essere profilato, trasformandosi potenzialmente nel cliente ideale. Basta saperlo cercare.

Il termine avatar significava in sanscrito reincarnazione.

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Tutto il buono dell’estate per un video breve

Buona giornata a tutti. Oggi ho ripreso gli appunti del corso di comunicazione digitale e web marketing e ho provato a creare un video breve con Stupeflix. Per ogni singolo frame ho utilizzato immagini di frutti estivi, in formato jpeg,  e una grafica, realizzata inseguendo la mia voglia di anguria.

Ho inserito anche un jingle che accompagna lo scorrere delle immagini.

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Il sapore dei piccoli frutti

Finisce domani il corso di comunicazione digitale e web marketing. Condivido qualche disordinato pensiero.

Il bello di ogni fatica è, sempre, percorrere il sentiero con persone intelligenti e avere un capo cordata che conosce la strada e con l’indice ti indica la meta. Amo camminare in montagna. Parto per arrivare. Molto dipende dai compagni di viaggio.

Alessia Conter, fotografa e designer, mi ha inviato un’ immagine delle piccole prugne, raccolte nel suo giardino. Ho pensato che il sapore dei piccoli frutti, quelli che nessuno conosce, è impagabile.

Noi del corso di comunicazione e web marketing siamo così: buonissimi non troppo dolci, imperfetti, unici.

A Emanuele, il capo cordata,  che con con pazienza e fermezza ha saputo creare coesione, partecipazione e curiosità, dico grazie per l’opportunità e la professionalità.

Il blog continuerà ad essere implementato, spero coerentemente, con il linguaggio semplice che mi caratterizza. Mi mancheranno questi ragazzi.  Chiedo scusa a chi non ha vissuto l’esperienza. Le buone storie meritano sempre un racconto.

Foto di Claudia Capra